L’attenzione al benessere è una tendenza sempre più diffusa tra i beer lover. Un regime alimentare sano, equilibrato e completo e la pratica regolare di attività sportiva, con particolare interesse per gli sport all’aria aperta, sono gli ingredienti che ne contraddistinguono lo stile di vita bilanciato, all’interno del quale la birra si inserisce come bevanda sinonimo di socialità e consumo moderato.

Sono queste le principali evidenze emerse dall’indagine condotta da BVA Doxa per il Centro Informazione Birra (CIB) di AssoBirra, la fotografia periodica sul mondo birrario italiano attraverso lo sguardo dei consumatori, dei principali player della filiera birraria e della stessa AssoBirra, che per questa edizione, accende i riflettori sull’attenzione al benessere e alla pratica di sport degli amanti della birra con il coinvolgimento di Michele Contel, Segretario Generale Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcool.

LA CENTRALITÀ DI SPORT E BENESSERE – La maggior parte degli intervistati da BVA Doxa per il CIB di AssoBirra risulta interessata a tenersi in forma: otto beer lover su dieci, infatti, sono attenti al proprio benessere, con diversi aspetti cui si presta attenzione per mantenere uno stile di vita sano. Tra tutti: un’assunzione moderata di alcolici (80%), un’alimentazione sana ed equilibrata (73%), sonno e riposo adeguati (70%) e cura per l’aspetto fisico (67%).

In linea con queste evidenze è l’abitudine a praticare sport abitualmente per più della metà (51%) degli intervistati, con una preferenza per quelli all’aria aperta: in primis corsa (39%), escursionismo (27%) e ciclismo (25%), ma anche la classica attività fisica da palestra e pesistica e i corsi di fitness, rispettivamente 37% e 35%. Tra tutti spicca infine la Gen Z, la generazione più sportiva su tutte, e che predilige maggiormente la palestra (57%), la corsa (50%) e i corsi di fitness (47%), ma anche gli sport di squadra (36%).

BIRRA SINONIMO DI MODERAZIONE – Il consumo di birra in Italia si inserisce in un contesto culturale che abbraccia il piacere di gustare cibo e bevande senza eccessi. Lo confermano anche gli intervistati. Sono otto su dieci, infatti, gli amanti della birra che affermano di assumere alcolici in maniera moderata, dato che trova conferma anche tra la Gen Z (76%). La birra, inoltre, è gradita anche grazie alla sua bassa gradazione alcoolica e ai pochi zuccheri contenuti che fanno in modo che quasi 1 intervistato su 5 la apprezzi anche dopo lo sport perché aiuta a reintegrare i sali minerali.

“L’attenzione al benessere è sempre più centrale all’interno delle scelte degli italiani, e in particolare dei beer lover, che non rinunciano a una dieta bilanciata e completa e a una pratica regolare di attività fisica. In questo contesto, la birra si posiziona perfettamente poiché, grazie alla sua leggerezza, alla varietà e al gusto, può inserirsi in uno stile di vita improntato al benessere e all’equilibrio” commenta Andrea Bagnolini, Direttore Generale di AssoBirra.

 

BIRRA PROTAGONISTA DEI PASTI – La birra si conferma ancora una volta la bevanda da pasto per eccellenza. Sono il 58%, infatti, gli intervistati che scelgono di accompagnare una cena al ristorante, in pizzeria o in un locale con la bionda più amata. Percentuale che sale al 72% per i beer lover che decidono di gustarsi una birra a cena tra le mura di casa. Ma non solo, il gusto amabile di una birra è perfetto anche per godersi momenti di relax (58%), convivialità (57%) e, per la Gen Z, anche di gioia (33%).La birra, infatti, evoca negli italiani un’atmosfera di leggerezza, buon cibo, libertà, e felicità. Tanto che circa la metà degli intervistati non rinuncia mai alla birra e la consuma in tutte le stagioni.

LA PAROLA ALL’ESPERTO – I dati del Centro Informazione Birra confermano ancora una volta quanto sia importante per gli italiani l’inserimento della birra all’interno della propria dieta mediterranea e in un contesto di moderazione, nonché soprattutto in occasioni di convivialità. Quello del consumo moderato è poi un tema caldo dopo che il Governo irlandese ha autorizzato un sistema allarmistico di etichettatura su tutti gli alcolici in commercio. Michele Contel, Segretario Generale Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcool, che opera da più di trent’anni nel campo dello studio e della comunicazione sul complesso delle materie alcol-correlate allo scopo di accrescere le conoscenze su produzione, consumo e abuso di bevande alcoliche, dichiara:

“L’Italia rappresenta, insieme ad altri Paesi dell’area mediterranea, un esempio da seguire in tema di consumo moderato di alcolici. Anche tra gli amanti della birra convivono il valore del piacere insieme alla responsabilità individuale. È infatti un’abitudine culturalmente diffusa tra gli italiani accostare il momento di socialità di una birra in compagnia a un consumo contenuto e consapevole di prodotti di qualità.” E aggiunge: “Il nostro Paese rappresenta un modello di come il valore implicito della moderazione, storicamente diffuso tra gli italiani a tavola, coesista con la voglia di un’esperienza del bere che faccia stare bene con sé stessi. Inoltre, per quanto riguarda la birra, è significativo che in un paese come l’Italia, da sempre caratterizzato da una forte cultura vinicola, la crescita di questa bevanda è concomitante ad una tendenza in calo dei consumi e ad un’esperienza del bere più improntata alla qualità rispetto alla quantità”.

A conclusione, Andrea Bagnolini commenta: “Questa edizione del CIB dimostra ancora una volta come la birra sia la bevanda ideale per accompagnare non solo momenti di condivisione e socialità, ma anche quanto sia in linea con lo stile di vita degli italiani. La tendenza al consumo moderato italiano, emersa ancora una volta dai dati, è di fatto un esempio per tutti i Paesi, motivo per cui come AssoBirra riteniamo rischiosa e anacronistica la proposta di etichettatura degli alcolici del Governo irlandese, che non permette di distinguere tra consumo responsabile ed eccessivo, rappresentando un danno per imprese e consumatori, senza beneficio nel limitare gli abusi, e soprattutto non è adattabile al nostro modello di consumo, dove quello pro capite di alcol è inferiore rispetto alla media europea.”

La versione integrale del CIB è disponibile al seguente link: https://www.assobirra.it/wp-content/uploads/2023/06/CIB_Iediz2023_def.pdf